Etr. MUTINA/MODENA

= «terramara»

La denominazione latina della città di Modena era - come molti sanno - Mutina, la quale è arrivata alla sua forma odierna attraverso le forme, documentate, Mutena, Motina, Modana e dial. Mòdna. C'è una testimonianza di Livio (XXXIII 55), la quale presenta la città come già appartenente agli Etruschi. D'altronde la matrice etrusca del toponimo è indiziata già dal suffisso -'na(1).

Per il vero Mutina come toponimo non compare nel materiale lessicale che conserviamo della lingua etrusca, ma compaiono due gentilizi femminili, che sono chiaramente omoradicali col toponimo: Mutina(-l), Muteni(a) (Cl 1.1861, 1152, 1153, 1155)(2).

D'altra parte conosciamo nel lessico etrusco addirittura un appellativo, che può essere abbastanza facilmente connesso col nome della nostra città: mutana, mutna «tumulo, tomba, ossuario, sarcofago» (Ta 1.28; AT 1.43, 150, 182) (AT 1.21, 34, 35, 36, 38, 55, 72, 165, 185, 186, 190; AH 1.33)(3).

Contrariamente a quanto aveva sostenuto Carlo Tagliavini, io escludo che al fondo del toponimo Mutina si possa supporre il significato di «tomba»(4). Io invece privilegio il significato di «tumulo tombale», che indentifico e converto in quello di «mucchio». Su tutte le tombe terragne infatti si forma sempre un mucchio di terra, che corrisponde a quella tolta dallo spazio occupato dal cadavere sepolto(5).

A conferma di questa mia tesi richiamo, come appellativo omoradicale, l'ital. dial. mutóne che significa «grosso mucchio»(6).

Ciò premesso, io ricordo che l'Emilia, assieme con la bassa Lombardia, è una zona caratterizzata dalle famose terremare di epoca e cultura preistorica, le quali sono costituite da grossi ammassi di terra, che si elevano sulla pianura, caratterizzati dalla presenza di abbondante materiale archeologico di riporto.

D'altra parte, considerato che a Modena risulta accertato anche uno stanziamento preistorico(7), io concludo dicendo che è probabile che Mutina/Modena in origine significasse per l'appunto «terramara».

Per il vero il significato di «terramara» era stato richiamato per l'etimologia di Modena già da Giulio Bertoni(8) - seguito da numerosi autori - quando aveva chiamato in causa l'ital. mòtta «mucchio, monticello, mammellone, altura, poggetto, mucchio di ciottoli nel greto di un fiume, isolotto fluviale o lagunare, punto elevato fortificato, terramara», appellativo che comunemente viene presentato come "relitto mediterraneo"(9). Io personalmente manifesto qualche perplessità sulla connessione Mutina/mòtta; comunque, se questa connessione fosse esatta, io parlerei non di "relitto mediterraneo", bensì di "relitto etrusco" senz'altro.

Massimo Pittau

 


N O T E

1) Cfr. C. De Simone, Die Griechischen Entlehnungen im Etruskischen, Wiesbaden, 1970, II, pag. 279; M. Pittau, La Lingua Etrusca - grammatica e lessico, Nùoro, 1997, ediz. Insula (Libreria Dessì, Sassari), § 68.

2) Questa e le successive sono tutte sigle adoperate nell'importante raccolta Etruskische Texte, Editio Minor, I Einleitung, Konkordanz, Indices; II Texte, Tübingen, 1991, di Helmut Rix e collaboratori.

3) Cfr. V. Bertoldi, in «Parola del Passato», III, 1948, 10; G. Devoto, Scritti Minori, Firenze, 1967, II, pag. 85.

4) C. Tagliavini, Sul nome di Mutina, negli «Atti del I Congresso Internazionale Etrusco», 1929, pagg. 186-127.

5) Cfr. M. Pittau, Lessico Etrusco-Latino comparato col Nuragico, Sassari, 1984 (Libreria Dessì, Sassari), pag. 201-202.

6) Cfr. C. Battisti - G. Alessio, Dizionario Etimologico Italiano, I-V, Firenze, 1950-1957, pag. 2540, sub voce.

7) Cfr. Autori Vari, Dizionario di Toponomastica, UTET, Torino, 1990, pag. 398, sub voce.

8) G. Bertoni, Profilo storico del dialetto di Modena, Genève, 1925, pagg. 3-5.

9) Cfr. C. Battisti - G. Alessio, Dizionario Etimologico Italiano cit.; G. Devoto, Avviamento alla etimologia italiana - Dizionario Etimologico, Firenze, 1968; S. Battaglia, Grande Dizionario della Lingua Italiana, I-XXI, Torino, 1961-2002, sub voce.