I SARDI-NURAGICI

fra i "Popoli del Mare"

 

Il settimanale «Libertà» di Sassari (num. 30 e 31 del 25 luglio e 5 settembre 2003) ha pubblicato due studi di Giovanni Dejana, sacerdote di Jerzu, docente nella Pontificia Università Urbaniana di Roma, studi relativi alla presenza degli antichi Sardi/Nuragici fra i cosiddetti "Popoli del Mare", i quali nei secoli XIII-XII a. C. attaccarono a più riprese l'Egitto dei Faraoni. L'argomento ormai è diventato un topos negli odierni studi sulla antica civiltà dei Sardi, ma l'intervento del prof. Dejana è molto importante ed anche molto benemerito, visto che egli è un autorevole studioso dell'ebraico biblico e, più in generale, della storia biblica.

Pure se pubblicati in un semplice settimanale diocesano, a me i due articoli sono sembrati molto importanti, perché il loro autore ha dimostrato non soltanto di essere molto bene informato intorno all'argomento trattato, ma anche di possedere una grande capacità di sintesi ed una chiarezza di esposizione piuttosto rare. C'è da augurarsi vivamente che lo studioso sardo non lasci la presa e continui ad approfondire un argomento che - non lo si può negare - è veramente "affascinante" per tutti noi Sardi.

D'altra parte a me sembra pure che il Dejana - però assieme con altri numerosi autori - abbia commesso due errori in ordine alla identificazione degli Sciardani (Shrdn) e dei Tursci o Tursceni (Trsh), due dei "Popoli del Mare".

I) Anche il Dejana ritiene che gli Sciardani fossero gli antichi abitanti della Sardegna, ossia i Protosardi o Nuragici. Senonché io ritengo di aver dimostrato, in una mia opera che lui evidentemente non conosceva, Origine e parentela dei Sardi e degli Etruschi (Sassari 1995, C. Delfino editore, §§ 42, 43), che gli Sciardani erano gli abitanti di Sardeis, capitale della Lidia, regione dell'Asia Minore che gravita sul Mar Egeo. Ciò in virtù di quattro importanti e sostanziali circostanze:

1) È molto più ovvio ed insieme molto più economico ritenere che gli Sciardani fossero gli abitanti di Sardeis - chiamati Sardianói dai Greci - dato che la Lidia era ed è enormemente più vicina all'Egitto che non la Sardegna;
2) Gli Sciardani sono i più citati fra i "Popoli del Mare" ed anche quelli citati prima delle gesta di questi; ebbene questa circostanza è molto meglio spiegabile se viene riferita agli abbastanza vicini Sardianói della Lidia che non ai lontanissini abitanti della Sardegna;
3) La identificazione degli Sciardani coi Sardianói della Lidia è indirettamente confermata da un'altra identificazione, ormai quasi sicura: un altro dei "Popoli del Mare", i Luka, sono stati identificati con gli abitanti della Licia, altra regione dell'Asia Minore e quasi confinante con la Lidia;
4) I Lidi come soldati mercenari dei Faraoni egiziani sono citati numerose volte proprio dalla Bibbia (Genesi 10, 13; Isaia 66, 19; Geremia 46, 9 e 21; Ezechiele 27, 10; 30, 5).

II) Ma allora i Sardi della Sardegna non c'entrano proprio nulla coi "Popoli del Mare"? Sì che c'entrano, ma con una differente denominazione. Anche il Dejana ha identificato i Tursc(en)i con gli Etruschi, che i Greci chiamavano Tyrsenói, Tyrrhenói. Ma sta di fatto che l'autorevole geografo e storico greco Strabone (V 2, 7) chiama Tyrrhenói anche gli antichi abitanti della Sardegna, quelli che si erano opposti alla conquista dell'Isola da parte prima dei Cartaginesi e dopo dei Romani. E questa denominazione si adattava meno bene agli Etruschi e molto meglio agli antichi Sardi, dato che Tyrsenói, Tyrrhenói significava esattamente «costruttori di torri» e di torri, torri nuragiche, i Sardi ne hanno costruito nella loro isola almeno 6 mila!

Ma allora sorge la questione: i Tursc(en)i dei "Popoli del Mare" erano gli Etruschi dell'Italia centrale oppure erano i Sardi della Sardegna? Una semplice analisi dei dati cronologici toglie ogni dubbio circa la identificazione dei Tursc(en)i: siccome le prime attestazioni archeologiche della presenza degli Etruschi in Italia ed inoltre le notizie che gli stessi Etruschi conservavano circa la data del loro arrivo dall'Asia Minore in Italia non vanno più indietro del secolo X avanti Cristo, se ne deduce necessariamente che gli Etruschi non potevano essere i Tursc(en)i dei "Popoli del Mare", i quali avevano operato 4 o 3 secoli prima, cioè quando gli Etruschi in quanti tali non esistevano ancora né in Italia né altrove.

In quei secoli invece i Sardi/Nuragici esistevano realmente nell'Isola, anzi erano nel pieno fulgore della loro civiltà, per cui potevano ben essere in grado di prendere parte alle imprese dei "Popoli del Mare" in Egitto. Ed alla partecipazione a queste imprese i Sardi/Nuragici saranno stati chiamati proprio dai Sardianói della Lidia, in quanto questi erano loro connazionali, dato che è molto probabile che i Sardi della Sardegna siano venuti nella nostra Isola proprio dalla Lidia. Infatti la testimonianza di uno scolaste del Timeo di Platone fa intendere che la Sardegna ha derivato il suo nome proprio da Sardeis capitale della Lidia (cfr. Origine e parentela cit., § 12; ed inoltre M. Pittau, La Lingua Sardiana o dei Protosardi, Cagliari 2001 [Libreria Dessì, Sassari]).

Però chiudo insistendo nel chiedere all'egregio studioso di non lasciare affatto la presa e di mandare avanti ed approfondire i suoi studi su questo affascinante problema.

Massimo Pittau


POST SCRIPTUM

Per questo mio breve scritto il mio amico Francesco Licheri di Ghilarza, ma residente a Roma, mi ha fatto le seguenti obiezioni:

«A) Come risulta dagli scavi dell'antica città di Sardi - finanziati dall'Università di Harvard e dalla Cornell University - detta città è stata fondata intorno al 1185 a. C...»

Secondo me non costituisce prova di capacità scientifica il fatto che un archeologo, per secoli così lontani da noi, indichi in una datazione i decenni e addirittura gli anni precisi. Avrebbe invece dovuto dire 50 anni prima oppure dopo quella data, con una oscillazione di almeno un secolo che per quell'epoca è assolutamente doverosa.
In secondo luogo, supposto pure che quell'archeologo abbia veramente ritrovato reperti che riportano al 1185, questo non impedisce affatto che il sito possa essere stato abitato molti decenni ad anche secoli prima. Non costituisce una stranezza che reperti più antichi non siano stati fino ad ora rinvenuti a Sardis, dato che questa città è stata abitata continuativamente e si sa che gli uomini distruggono quasi sempre tutti i resti e reperti degli individui che li hanno preceduti nel medesimo sito.
Gli storici di Roma si sono adattati a prendere come buona la data tradizionale della fondazione di Roma nell'anno 754 a. C., ma tutti sono d'accordo nel ritenere che il sito sia stato abitato molti decenni ed anche secoli prima.

«B) Il Gusmani ha dimostrato che il nome originario di Sardi era Shfart e che il legame linguistico fra Sardi (città) e Shardana non è proponibile».

Io rispondo facendo notare che anche altri popoli sono conosciuti nel mondo non per il loro nome originario, bensì per quello dato loro da altri popoli. I Greci sono conosciuti nel mondo non per il loro nome originario di hoi Héllenes, bensì per quello dato loro dai Romani, quello di Graeci. I Tedeschi chiamano se stessi die Deutschen, ma i Francesi li chiamano les Allemands e gli Inglesi the Germans.
Ebbene Sardis e la Lidia erano confinanti con i Greci della Ionia, regione anch'essa dell'Asia Minore, ed i Lidi - a parere di Erodoto, che se ne intendeva - si erano ellenizzati parecchio. Niente di strano, pertanto, nel fatto che gli Egiziani abbiano conosciuto i Lidi secondo la denominazione che ne avevano dato i Greci, cioè Sardianói.
È ben vero che i Greci erano arrivati nella Ionia solamente nel secolo XII a. C., ma i Greci esistevano nell'isola di Creta - cioè a due passi dalla Lidia - almeno dal secolo XV a. C.

«C) Sin dagli studi del notissimo egittologo Alan Gardiner, gli Shardana sono ritenuti provenire dalla Sardegna, alla quale avrebbero dato il nome».

Secondo il mio parere, no e sì. A mio avviso i Sardianói della Lidia andarono in Egitto coi Popoli del Mare, diventarono anche soldati mercenari dei Faraoni ed acquistarono la denominazione di Shrdn. Ma dopo, verso la metà del secolo XIII a. C., andarono anche in Sardegna, alla quale, secondo la testimonianza di uno scoliaste di Platone, diedero il nome di Sardó.

«D) È interessante ricordare che indicazioni sul DNA dei Barbaricini li definiscono affini a genti anatoliche... Gli Shardana sarebbero originariamente di provenienza orientale? Io sono di questo avviso».

Lo sono anche io.

«E) Le relazioni/caratteristiche/corrispondenze fra i Sardi Nuragici e gli Shardana sono molteplici, tutte valide per identificare gli uni con gli altri».

Sì, ma precisando che gli Shardana provenivano dalla Lidia, dalla quale anche i Sardi provenivano, come coloni connazionali dei Lidi.
Ovviamente tante altre precisazioni si debbono o si possono fare. A me non resta che rimandare al mio libro Origine e parentela dei Sardi e degli Etruschi (Sassari 1995, editore Delfino), al quale io tengo molto e di cui vado orgoglioso, nonostante che gli archeologi sardi mostrino di ignorarlo del tutto.



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