IL NOME DI IGLESIAS

 
Panorama - da "Le Cento Città d'Italia" - 1901


(Iglèsias) (città della provincia di Cagliari) - Questo toponimo corrisponde al vocabolo catalano Iglesias che significa «chiese». Esso costituisce la interpretazione e la traduzione dell'originario nome del centro abitato, chiamato in latino mediev. Villa Ecclesiae ed in pisano Villa di Chiesa. Tutto questo è comunemente risaputo, affermato e ripetuto da tutti coloro che parlano dell'origine della città e del suo nome. Senonché fino ad ora nessuno si è prefisso il compito di spiegare che cosa significasse esattamente la locuzione Villa Ecclesiae o Villa di Chiesa. Ed è ciò che adesso ci prefiggiamo noi di fare.- Ad iniziare dall'epoca medioevale il vocabolo ecclesia «chiesa» ha avuto ed ha tuttora tre significati, connessi fra loro, ma anche abbastanza differenti l'uno dall'altro. In primo luogo per Ecclesia «Chiesa» si intende la "comunità cristiana", nella sua totalità ed interezza e con le sue particolari prerogative religiose e sacrali, in conseguenza delle quali il vocabolo viene comunemente scritto con la iniziale maiuscola. Orbene è del tutto evidente che nella locuzione toponimica Villa di Chiesa il vocabolo che stiamo analizzando non ha affatto questo significato di "intera comunità ecclesiale".- In secondo luogo il vocabolo ecclesia «chiesa» indica il Sommo Pontefice e l'apparato organizzativo di cui egli si serve per esercitare le funzioni della sua carica, apparato che comunemente viene detto "Curia romana". Talvolta però questo significato del nostro vocabolo si restringe per indicare un determinato Vescovo assieme con la sua "Curia vescovile o diocesana". Ebbene, a noi sembra chiaro che nella locuzione toponimica «Villa di Chiesa» non ci sia alcun riferimento alla Curia romana oppure ad una Curia vescovile, per la ragione che non risulta che alcuna Curia abbia mai rivendicato diritti, a qualsiasi titolo, sul centro abitato di Villa di Chiesa e sul suo territorio. Eppure sappiamo che in moltissimi altri casi la Curia romana e le Curie vescovili hanno rivendicato, ripetutamente ed anche con energia, il possesso di terre, villaggi, città, regioni, ecc.- In terzo luogo il vocabolo ecclesia «chiesa» indica l'edificio sacro nel quale si celebrano i vari riti religiosi, in particolare indica la chiesa parrocchiale, che costituisce il centro della vita religiosa di una comunità di uomini. Ma neppure questo terzo significato del nostro vocabolo si riesce a vedere come entri e possa entrare nella locuzione «Villa di Chiesa». Tutti i centri abitati infatti, appena raggiunta una certa consistenza demografica, costruiscono la loro chiesa del villaggio ed in particolare la loro chiesa parrocchiale. Senonché non si vede alcuna ragione effettiva perché in origine il nostro centro abitato si chiamasse «Villa della chiesa di villaggio o della chiesa parrocchiale», dato che tutti i villaggi avevano la loro chiesa e quasi tutti avevano la loro chiesa parrocchiale. Quale mai specificazione dunque poteva determinarsi perché l'originario centro abitato di «Villa di Chiesa» potesse distinguersi da tutti gli altri villaggi o ville, le quali tutte avevano la loro rispettiva «chiesa»?- Per sciogliere l'enigma di questa denominazione della nostra cittadina, a noi sembra che si debba pensare che in origine sia intervenuta una errata interpretazione dell'originario toponimo, in conseguenza del fatto che in sardo il vocabolo crèsia «chiesa» è in qualche villaggio omofono con l'altro crèsia «ciliegio, ciliegia» (albero e frutto). Pertanto noi esprimiamo il parere che l'originario toponimo in sardo campidanese sia stato Bidda 'e grèsia, col significato di «Villaggio dei ciliegi o delle ciliegie», al singolare ma con valore collettivo. In maniera analoga dunque a quella di Bidda xídru (= Villacidro) = «Villaggio (dei) cedri» (vedi). Si noti che in Sardegna esistono numerose località che prendono nome da crèsia, crèxa: Monte 'e Cresia (2; Sant'Antioco e Sinnai), Genna 'e Cresia (Jerzu), funtana sa Crèsia (Desulo), Bau Crèsia (Villanova Strisaili), Pardu de Crèxa (Laconi), Conca Cresia, ecc., tutte località nelle quali è molto più facile che ci sia un riferimento ai ciliegi che non ad una chiesa. Si osservi poi che è del tutto irrilevante il fatto che attualmente nel territorio di Iglesias non ci siano dei ciliegi in quantità notevole, per la ragione che l'intero Iglesiente è di certo la subregione della Sardegna più intensamente sottoposta a sconvolgimenti ambientali, per effetto sia della continua e massiccia presenza di uomini, sia di scavi di miniere nel terreno, sia infine di tagli di alberi per la costruzione delle impalcature interne delle miniere e per la fusione del minerale. D'altra parte è un fatto che per l'Ottocento Vittorio Angius segnalasse per Iglesias «copiosissima quantità delle frutta che si raccolgono, principalmente di ciriegie ...».- Concludendo: siccome il linguista, diversamente dal grammatico, non detta norme, ma si limita semplicemente a constatare i fatti linguistici e ad interpretarli, noi diciamo che risulta esatta la traduzione catalana del nome del nostro centro abitato Iglesias = «Chiese», risulta esatta la originaria denominazione latina Villa Ecclesiae e pisana Villa di Chiesa, come la intesero i parlanti. Però si deve sapere che molto probabilmente al fondo di questa denominazione c'è stato un grosso fraintendimento, quello per cui «il villaggio dei ciliegi» è stato da tutti interpretato ed inteso come «il villaggio della chiesa».- Il nostro centro abitato nacque e si sviluppò in strettissimo rapporto con la presenza nel suo territorio di importanti giacimenti minerari. Di certo questi furono l'oggetto principale delle mire che la potente repubblica di Pisa ebbe per l'Iglesiente e per la Sardegna. È noto in maniera particolare che al centro abitato ed al territorio circostante si sono interessati i famosi conti della Gherardesca. E in virtù di questa centralità mineraria ed economica che Villa di Chiesa ebbe nella storia del Medioevo sardo, si comprende come le notizie storiche che la riguardano siano molto numerose nei documenti medioevali sardi. E per lo stesso fatto e per lo stesso motivo, Villa di Chiesa, battezzata da nuovi dominatori aragonesi Iglesias, è citata molto ampiamente nei documenti aragonesi e dopo in quelli spagnoli.

Estratto dall'opera di Massimo Pittau, I nomi di paesi città regioni monti fiumi della Sardegna, Cagliari, 1997, Ettore Gasperini Editore.


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